YOGA HARI OM
Via Postumia,35 -San Giacomo di Veglia -TV
Domande su capacità fisiche e salute
1. Che tipo di yoga si pratica nel corso?
Nel mio corso pratichiamo uno yoga integrale, basato sulla tradizione antica della scuola Satyananda e arricchito dall’approccio di Yoga su Misura di Shanti Brancolini.
Questo significa che la pratica non si limita solo alle posizioni (asana), ma integra anche respiro consapevole (pranayama), rilassamento profondo, e pratiche meditative. Il percorso è graduale, rispettoso delle possibilità di ciascuno, e orientato al benessere complessivo – fisico, mentale ed emotivo.
2. È adatto anche ai principianti?
Sì, assolutamente. Il corso è pensato per accogliere anche chi non ha mai fatto yoga. Le pratiche sono guidate passo dopo passo, e ognuno può procedere secondo il proprio ritmo. L’approccio “su misura” permette di adattare gli esercizi alle esigenze personali.
3. Quanto dura una lezione?
Ogni lezione dura 1 ora e 30 minuti. Questo tempo ci permette di lavorare in modo equilibrato su tutti i livelli della persona: corpo, respiro, mente e rilassamento profondo. Le lezioni non sono mai “frettolose”: c'è il tempo necessario per ascoltarsi e praticare con consapevolezza.
4. Quante volte a settimana si consiglia di praticare?
Per iniziare, minimo una volta a settimana e con regolarità. Due volte a settimana, meglio ancora. I benefici emergeranno più velocemente.
Se poi nascerà il desiderio di continuare anche a casa, posso proporti delle pratiche brevi e personalizzate da fare in autonomia, sempre secondo l’approccio dello Yoga su Misura.
5. Che differenza c’è tra i vari stili (Hatha, Vinyasa, Yin, ecc.)?
Ogni stile ha un suo ritmo e un suo obiettivo.
Hatha Yoga è la base tradizionale, spesso più statico e meditativo.
Vinyasa è più dinamico, con movimenti fluidi legati al respiro.
Yin Yoga lavora in profondità sui tessuti connettivi, tenendo le posizioni più a lungo.
Nel mio corso, l’approccio è tradizionale ma adattato, e non segue le mode: si lavora in modo dolce, consapevole e rispettoso del corpo, con un’attenzione particolare a sviluppare attenzione e consapevolezza e alle esigenze delle persone che compongono il gruppo, più che alla performance fisica.
6. Devo essere flessibile per iniziare?
No, non è necessario essere flessibili per iniziare yoga. La flessibilità può aumentare con la pratica, ma non è un requisito. Il nostro obiettivo non è “fare bene la posizione”, ma entrare in relazione con il corpo e il respiro nel modo più rispettoso e consapevole possibile.
7. Ho mal di schiena / un problema fisico: posso praticare comunque?
Sì, molte persone si avvicinano allo yoga proprio per migliorare condizioni fisiche come il mal di schiena. Grazie all’approccio “su misura”, possiamo adattare le pratiche alle tue esigenze, con varianti sicure e personalizzate. In caso di patologie specifiche, è sempre utile parlarne prima, per poter orientare al meglio la pratica.
8. È adatto alle donne in gravidanza?
Dipende dalla fase della gravidanza e dal tipo di corso. Se sei in gravidanza, ti invito a contattarmi: possiamo valutare insieme se il corso è adatto o se è meglio proporre una pratica personalizzata o un gruppo specifico per gestanti. In ogni caso, l’ascolto e il rispetto dei tempi del corpo sono fondamentali.
9. Posso fare yoga se non ho mai fatto attività fisica?
Assolutamente sì. Il corso è pensato anche per chi non ha precedenti esperienze motorie. Le pratiche sono graduali, accessibili, e mirano prima di tutto a creare consapevolezza corporea e respiratoria, non a “fare ginnastica”. Ognuno parte da dove si trova.
10. Cosa succede se non riesco a fare una posizione?
Non succede nulla! Il nostro approccio non è orientato alla prestazione, ma alla presenza e all’ascolto. Ogni posizione può essere modificata, semplificata o sostituita. Lo yoga non è “fare qualcosa alla perfezione”, ma essere presenti mentre lo facciamo, ognuno con i propri limiti.
Domande sull’esperienza e l’ambiente
11. Chi è l’insegnante? Che formazione ha?
Sono insegnante formata alla Scuola di Yoga Satyananda, una tradizione riconosciuta a livello internazionale per la sua visione integrale e profonda della pratica. Ho inoltre approfondito l’approccio del metodo Yoga su Misura con Shanti Brancolini, che mi ha fornito strumenti per adattare le pratiche alle persone, in modo personalizzato, attento e rispettoso.
12. Quante persone ci sono di solito in una classe?
Il gruppo è a numero limitato, per poter seguire ciascuno con attenzione. In genere si lavora con gruppi piccoli o medi, così da mantenere un clima raccolto, accogliente e non giudicante.
13. Serve prenotare?
Sì, è preferibile prenotare, così posso organizzare meglio lo spazio e la pratica. Se sei interessata/o a una lezione di prova, possiamo sentirci prima per conoscerci e capire se il corso fa per te. A settembre ci sarà un open day per conoscerci e sperimentare.
14. C'è un’età minima o massima per partecipare?
Lo yoga proposto è adatto a ogni età, purché ci sia il desiderio di mettersi in ascolto del proprio corpo e dei propri ritmi. Ho avuto in classe sia giovani adulti sia persone oltre i 60 o 70 anni. L’importante è non forzare, ma rispettare sé stessi.
15. Le lezioni sono tranquille o più dinamiche?
Le lezioni sono tranquille ma profonde: non frenetiche, ma nemmeno passive. Lavoriamo su corpo, respiro e rilassamento in modo equilibrato. A seconda del gruppo o del momento, ci possono essere sequenze più attive o più interiori, sempre con grande attenzione all’ascolto e alla qualità della presenza.
Domande pratiche e organizzative
16. Cosa devo portare alla lezione?
È sufficiente portare abiti comodi e, se già ce l'hai, il tuo tappetino personale. In genere ho a disposizione tappetini e altri materiali, ma se preferisci usare il tuo va benissimo. Porta anche una coperta leggera per il rilassamento finale.
17. È necessario avere il proprio tappetino?
Non è obbligatorio. Se ce l’hai, puoi portarlo, ma metto a disposizione i tappetini e dei cuscinetti, per potersi sedere a terra più comodamente.
Se il corso è continuativo, potresti poi preferire avere un tappetino personale per motivi igienici o di comfort.
18. Cosa si indossa per praticare yoga?
Ti consiglio di indossare abiti comodi, che non stringano e permettano libertà di movimento. Vanno benissimo pantaloni morbidi, magliette in cotone, e felpe leggere. Pratichiamo senza scarpe e di solito anche senza calze (o con calze antiscivolo se la stagione lo richiede). Durante il rilassamento è utile una copertina.
19. Quanto costa il corso o la lezione singola?
Le tariffe variano in base alla formula scelta (lezione singola, mensile, pacchetto).
Durante l'open day avrai tutte le informazioni che desideri.
20. Ci sono lezioni di prova gratuite?
Sì, la lezione di prova all'open day è gratuita, così puoi sperimentare il mio approccio, conoscere il gruppo e valutare se è il percorso giusto per te. Basta contattarmi tramite messaggio su Whatsapp per accordarci!
Domande su aspetti più profondi
21. Lo yoga è solo esercizio fisico o include anche meditazione/respirazione?
Lo yoga, nella sua essenza, non è solo esercizio fisico. Lavoriamo anche su respirazione consapevole (pranayama), rilassamento profondo (yoga nidra), e tecniche meditative semplici.
La pratica proposta aiuta a riarmonizzare corpo, respiro e mente, per un benessere che va oltre il fisico.
22. Come mi aiuta lo yoga a livello mentale/emotivo?
Lo yoga è uno strumento potente per rilasciare tensioni, ridurre stress e ritrovare centratura.
Le tecniche respiratorie, i movimenti consapevoli e il rilassamento profondo calmano il sistema nervoso, aiutano a gestire ansia, migliorano il sonno e aumentano la capacità di ascolto e presenza interiore.
Non si tratta di “spegnerci”, ma di rientrare in contatto con noi stessi, in modo gentile e profondo
23. Serve avere una “fede” o una filosofia spirituale per praticare?
No, lo yoga è una disciplina universale, adatta a chiunque voglia prendersi cura di sé a tutti i livelli.
Non richiede alcuna adesione a sistemi religiosi o filosofici.
Ognuno è libero di vivere la pratica in modo laico, spirituale o personale, secondo il proprio sentire.
Nel mio corso propongo spazi di introspezione e silenzio, ma sempre nel rispetto della sensibilità e delle convinzioni individuali.